Immagine: Singapore Straights, Bas Princen 2011

Nel corso della storia, le città hanno funto da centri di potere politico ed economico che controllavano gli hinterland agricoli e ricchi di risorse. A partire dal diciannovesimo secolo, nuove tecnologie, nuove modalità di trasporto e l’apertura di nuove rotte commerciali hanno ampliato le distanze e introdotto una notevole complessità nel rapporto tra le città e i loro hinterland produttivi –hinterland che hanno continuato ad espandersi, globalizzarsi e «disintegrarsi», sia come entità territoriali distinte, sia come oggetti leggibili di governance o di studio. Questo progetto di ricerca si basa sull’ipotesi che per affrontare la sostenibilità urbana sia fondamentale una nuova comprensione del rapporto città-hinterland, la capacità di concettualizzarlo in termini qualitativi e di influenzarlo attraverso strategie politiche (di pianificazione e progettazione). L’arcipelago dell’hinterland transnazionale che supporta l’urbanizzazione a Singapore – l’oggetto centrale della ricerca – è uno degli agglomerati più collegati in rete al mondo. In contrasto con le rappresentazioni standard delle città come potenze economiche semoventi, seguiamo i flussi ad ampio raggio di cibo, acqua, energia, sabbia e forza lavoro che supportano questo centro urbano crescente e strategico a livello globale. Al posto della città-Stato, come nuovo paradigma urbano per Singapore proponiamo la regione metropolitana transfrontaliera.

Participants

Asst. Prof. Milica Topalovic
Hans Hortig
Marcel Jaeggi
Martin Knüsel
Stefanie Krautzig
Karoline Kostka
Ani Vihervaara