Prof. Dr. Marc Angélil | Architettura e Urbanistica

Il Children’s Museum di Los Angeles, California

Hansen Dam è uno dei cinque bacini per il controllo delle acque nella vasta area di Los Angeles e si trova all’estremità orientale della San Fernando Valley. Il paesaggio infrastrutturale è ricco di impianti sportivi e sentieri escursionistici e viene amministrato dal «Department of Recreation and Parks» cittadino. All’interno di questo parco era prevista la costruzione di un nuovo museo per bambini.

Con questo museo ai margini della città, l’organizzazione no profit «The Children’s Museum of Los Angeles» intendeva promuovere attività civiche in un contesto altrimenti caratterizzato da abitazioni di periferia e complessi commerciali. L’edificio e l’esposizione dovevano tenere in considerazione l’ambiente.

Grazie alle sue dimensioni adattate con cura al paesaggio e all’impiego giocoso di diversi materiali di costruzione, il museo si inserisce bene nella zona ricreazionale di Hansen Dam. L’edificio è composto da una struttura a diverse altezze: a un’estremità ha l’altezza di un bambino, 1.20 metri, mentre l’altezza massima è all’entrata, 11 metri. Il parco esistente si estende fino al giardino del museo, ed è uno spazio espositivo per fenomeni naturali. La pioggia, ad esempio, dà vita all’edificio, grazie all’acqua che salta, spruzza e si incanala, riproducendo il sistema di trasporto dell’acqua piovana e trasformando temporaneamente il giardino in uno stagno. Nel giardino tre elementi scultorei più piccoli formano un ponte tra l’interno e l’esterno e portano il parco nel museo. Una copertura sospesa sopra l’ingresso accoglie i visitatori e nasconde i sistemi di canalizzazione esposti. Una membrana fotovoltaica avvolge l’intero edificio e dimostra ai bambini il potenziale del futuro uso dell’energia. L’utilizzo non convenzionale di materiali e sistemi ambientali convenzionali vuole spingere i bambini a chiedersi cosa può essere un edificio e a uscire dal museo con più domande di quelle che avevano al momento dell’arrivo.

Il concept del museo
La filosofia del progetto del nuovo «Children’s Museum of Los Angeles» si basa su due elementi fondamentali. Il primo è che, in linea con l’obiettivo didattico del museo, l’edificio stesso sia parte dell’esposizione e spieghi ai visitatori il suo funzionamento; il secondo è che il progetto si basi su una struttura convenzionale per un impiego sostenibile.
Corrispondentemente all’obiettivo didattico, diversi percorsi portano in e attraverso gli spazi espositivi aperti e flessibili, strutturati su due livelli. Lungo questi percorsi il visitatore può vedere il funzionamento dell’edificio relativamente a struttura, alimentazione energetica e materiali impiegati. Gli elementi della struttura architettonica sono scoperti, in modo che l’osservatore possa vedere cosa sostiene il tetto e chiedere come funziona. Anche gli elementi meccanici, elettrici e sanitari dell’edificio sono visibili e in parte interattivi.
Il progetto dell’edificio adotta criteri sostenibili utilizzando sistemi di costruzione convenzionali. L’ingresso è orientato verso i venti prevalenti e permette al clima locale di rinfrescare gli interni. La ventilazione naturale viene rinforzata da nebulizzatori che rinfrescano l’aria grazie all’acqua. Muri di cemento inclinati assorbono il calore solare e schermano gli interni dell’edificio dal riscaldamento. L’acqua piovana viene raccolta e immagazzinata in loco tramite filtrazione nel pavimento, evitando il sovraccarico del sistema di canalizzazione.

 

Progetto concluso

agps.architecture
Marc Angélil, Sarah Graham, Manuel Scholl, Reto Pfenninger, Hanspeter Oester

Ingegnere strutturista: Thornton Tomasetti
Sistemi meccanici: IBE Engineers
Area dell’edificio: 5388 metri2
Budget: 22 milioni di dollari, esposizione esclusa

Design Awards

  • LA 2002 Award, American Institute of Architects, Los Angeles, 2002
  • LA 2006 Award, American Institute of Architects, Los Angeles, 2006